Tutta la verità sulle lampadine LED - Il blog di Casa.it

2022-11-03 15:56:27 By : Ms. Candice Mao

La bolletta dell’elettricità è sempre più alta grazie ai frequenti aumenti decisi dal governo, quindi meglio organizzarsi per fare tutto il possibile per contenere i costi.

Le vecchie lampadine a incandescenza sono ormai fuori produzione e sono state sostituite dalle lampadine a risparmio energetico come le lampadine fluorescenti compatte (CFL) o le lampade LED. Un’altra alternativa alle lampadine a incandescenza è rappresentata dalle luci alogene, che però hanno un impatto sulla bolletta non proprio vantaggioso e vanno usate con parsimonia, infatti l’Unione Europea, ne ha deciso l’eliminazione a partire dal 2018.

Il costo delle lampadine LED è più alto rispetto a quelle a risparmio energetico, ma si tratta di un costo che viene ampiamente ammortizzato dalla loro durata (5 anni contro meno di un anno) e dal risparmio di energia.

I nuovi modelli di lampadine a LED sono molto migliorati per quanto riguarda la qualità e il colore della luce. L’unità di misura sono i gradi Kelvin e potremo scegliere tra 3 diverse tonalità di colore: Bianco Caldo (dai 2500K ai 3500K), Bianco Neutro (dai 3550 ai 5000) e Bianco Freddo (dai 5100K). Per essere sicuri di non ritrovarsi un’illuminazioe agghiacciante da sala operatoria,  assicuratevi sempre che l’etichetta riporti “luce calda” e i Kelvin siano compresi tra 2.500 e 3.500. Man mano che i gradi aumentano la luce tende a diventare sempre più fredda, tendente all’azzurro.

Decenni di luci a incandescenza ci hanno abituati a scegliere le lampadine in base ai Watt, ma per le lampadine a LED quella che va ricercata è invece la luminosità espressa in Lumen. Se si deve illuminare un locale ampio, è consigliabile scegliere una lampadina intorno ai 2.000 Lumen (corrispondente a una vecchia lampadina a 150 watt). Per un’illuminazione meno intesa, vanno bene lampadine tra i 500 e i 1.000 Lumen (corrispondenti ai vecchi 60 watt). Per le lampade da lettura, le abat jour e le lampade da atmosfera, bisogna stare sotto i 500 Lumen.

Per capire quanto si risparmia con le lampade e LED, Italia LED ha analizzato la spesa necessaria per illuminare un ambiente di medie dimensioni per 50.000 ore (5 anni e mezzo), ovvero per un tempo pari alla vita media di una lampadina a LED. Il risultato è stato sorprendente: illuminando per 5 anni e mezzo uno stesso ambiente con le lampadine a LED si spenderanno solo 122€, con quelle a fluorescenza 254€ e con quelle alogene addirittura 1.105€.

Una delle cose più antipatiche delle luci a risparmio energetico è il tempo di attesa che dobbiamo avere perché arrivino alla potenza massima di luminosità. La luce a LED, invece, si accende immediatamente in tutta la sua luminosità.

Contrariamente alle lampade a risparmio energetico, non contiene gas nocivi o sostanze tossiche, quindi non inquinano l’ambiente.

Raramente le luci a LED raggiungono una temperatura superiore ai 50° C quindi possono essere usate anche a contatto con materiali sensibili al calore eccessivo come il legno e la plastica.

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Mi è stato riferito che le lampade a led sono cancerogene, è vero?

Se le mangi forse si

eee… se esagera certamente, anche l’acqua può essere cancerogena ma se ne mangia una o due… non possono che fargli bene!

Guarda che l’ acqua non è cancerogena. È il suo inquinamento che è cancerogeno, vedi falde acquifere contaminate da agenti chimici. Però è anche vero che bevendo 8 o più litri di acqua purissima si schiatta per edema cerebrale, questo di sicuro, nn è una mia opinione. Saluti

Solo quelle a basso consumo “tradizionali” lo sono secondo molti studi, a causa dell’altissimo contenuto di mercurio, non quelle a led

L’indicazione sul risparmio trae in inganno. 50.000 ore sono tutte le ore in oltre 5 anni e mezzo. Anche immaginando che nella stessa giornata in media le lampadine siano accese per 6 ore al giorno, per arrivare a quei risparmi ci vogliono 22 anni (5,5×24/6).

non è vero che durano tutte quelle ore. Messe in una plafoniera chiusa, probabilmente il trasformatore che hanno interno si surriscalda e si brucia.Esperienza diretta di condominio per le luci notturne. Una volta duravano dai 5 ai 10 anni, ora dai 6 mesi a un anno. e il risparmio è andato a rotoli..

Come per le lampade fluorescenti compatte l(CFL) e lampade a LED hanno una durata limitata dal numero di accensioni. Ovvero, se lasciate accese a lungo la loro vita coincide con quella dichiarata, mentre se si accendono e spengono frequentemente la loro vita si riduce. Quindi, sulla confezione, accanto alla dichiarazione di durata delle lampade, andrebbe messo anche il numero di accensioni garantito e relativo alla durata dichiarata. In caso contrario, in molti casi, ci si deve aspettare una durata sensibilmente inferiore a quella dichiarata sia per le CFL che per le lampada a LED

Io invece sapevo che una caratteristica del LED è proprio quella di non soffrire molto le accensioni, sicuramente meno delle FLC e meno anche delle alogene e incandescenza.

Dopo circa un anno le lampadine a led della cameretta dei miei figli hanno cominciato l’effetto psichedelico, sembra di esse essere in discoteca e le ho dovuto cambiare.

Hai comprato quelle cinesi. Ne uso da nove anni e non se n’è spenta una.addirittura ne ho una in camera dei bambini che dormono con la luce accesa sul comodino , tutte le notti 8/9 ore , mai cambiata in 9 anni

Il ciclo di accensioni di una lampada led è di 100 mila 1+ 1-

Errore il led non cambia con numero di accensioni deve solo il non essere survoltato perche si distrugge rapidamente. C’è un vantaggio di cui nessuno dice che scegliendo una luce fredda la lampadina a led non proietta ombre a differenza della luce calda ideale quindi per una lampada per lettura per un lume A piantana sopra Una poltrona permette di avere una luce alle spalle è l’ideale per scrivere ovviamente si deve scegliere la lampadina adeguata è inutile per una abatjour prendere la corrispondenza da 100 watt questo è intuitivo. Comunque nella maggioranza dei casi le lampadine che hanno la virola Edison ossia l’ attacco grande, hanno la parte inferiore alettata, in alluminio quindi disperdono molto il calore generato eventuale e impediscono il surriscaldamento del portalampade

Continua il commento si nota infatti dal peso notevole delle lampadine con virola Edison ossia con l’attacco grande per lampade corrispondenti in watt dai 60 in su

Alessio Martinelli…se si scarica le brochure delle lampade di marca le trova in quelle di fabbricazione cinese no

sostituito tutte le lampade ad incandescenza dimezzato la bolletta

Ma scusa in casa hai solo lampade? Nessun elettrodomestico? Se si come hai fatto a dimezzare la bolletta? E comunque anche i led sono soggetti a guasti. Anche nei migliori dei casi non si fa in tempo ad ammortizzare la spesa Diciamo che accettiamo per senso civico.

… prima di dimezzare la bolletta, hai dimezzato il conto in banca per acquistarle tutte … poi fra qualche anno potrai sapere se hai risparmiato veramente … non facciamoci troppe illusioni

Ho cambiato i vecchi faretti con trasformatore (che in 10 anni non si erano mai fulminati) con lampadine a LED in tutta la casa; Il risultato è stato che in un anno ho già ricambiato 60 lampadine LED perchè si sono quasi tutte fulminate!

Devi cambiare anche il trasformatore. Per i led ci vuole un alimentatore in continua, in parole povere un alimentatore apposito.

come tutte le dichiarazioni di durata scritte sulle scatole delle lampade e led si riferisce alla durata con poche accensioni ogni qualvolta si accende e spegne si.riduce la durata della lampada poi va da se ci sono.lampade di buona marca duranp molto e non sono inquinanti. E questo è già un vantaggio Sei in.errore la lampada a led non ha bisogno.del.trasformatore sono.ad accensione diretta il.trsformatore consiste in un.triac che non è altro.che un co ponente di potenza

nelle lampade E14-E27 non c’è triac (costa troppo!) c’e un ponte di diodi, che raddrizza direttamente la 250V, resistenze, condensatori e 50-100 led collegati in serie da vari ponticelli. Basta un piccolo sbalzo di tensione … un led si fonde e tutta la lampadina va nel cestino, … e addio sogni di risparmio …

Potevi eliminare il trasformatore, che deve essere comunque deve essere rapportato alle lampade e montare lampade a 220

Io le uso ormai da 4 anni, in sala ho un lampadario a nove lampadine, prima avevo 5 lampadine da 40w e 4 da 60w, per un totale di 440w , poi le ho sostituite con quelle led e ora ho un consumo totale di circa 70w , e ne ho cambiata solo una. Vale la pena credetemi.

Le lampadine LED non sono adatte per trasformatori né tantomeno per il dimmer ossia i regolatori di luminosità il sintomo di quando vengono impiegate in modo scorretto è lo sfarfallamento, perché la risposta del LED rispetto al filamento e anche rispetto alle scarica a gas è praticamente istantanea e “sente” all’istante se la tensione in corrente alternata per cui sono state progettate è alla frequenza giusta.

Vorrei dire un’altra cosa è possibile accendere un led in corrente alternata ad esempio per una lampadina spia facendo una caduta di tensione capacitiva a reattanza.

Mettendo in serie ossia uno dopo l’altro un condensatore ad alto isolamento della capacità almeno di 44000 picofarad e tensione da 400 a 600 volt è possibile collegare direttamente alla 230 perché il led essendo polarizzato conduce in solo senso, quindi adatto per correnti continue e correnti unidirezionali pulsanti. Ma dato che la corrente e alternata per evitare la prematura bruciatura dei led per tensione inversa si applica in antiparallelo ai terminali del LED un diodo al silicio per alta tensione 400 volt più o meno In tal modo nel senso corretto il led conduce e si accende, nel senso inverso resta spento e la conduzione vieni tramite il il diodo, in sostanza by passa il led. Con questo artificio il led viene protetto dalle tensioni inverse e anziché accendersi a 50 Hertz si accende A25 ma dato che c’è il condensatore che non si scarica all’istante viene compensata questa mancanza di corrente per cui lei si accende e non si nota lo sfarfallio. Vá da sé, che il diodo è indispensabile per alimentare in alternata altrimenti se avrebbe una durata una fine prematura del LED, che dovrebbe sopportare la tensione anche a polarita invertita, di non conduzione.

In teoria ogni led di una lampadina LED dovrebbe avere il suo il suo diodo di protezione e come noto tutte le la tutti i led sono collegati in parallelo fra di loro in modo che se ne brucia uno non si spenga tutta la lampada. Quello che non si sa se viene montato a ogni LED il suo diodo, o se per risparmiare ne viene montato uno unico magari potenziato ai poli della lampadina dove confluiscono i terminali dei led. Resta abbastanza intuitivo che se hanno risparmiato sui componenti appena uno dei soli componenti diodo resistenza condensatore disperde la lampada LED dopo un poco comincia a sfarfallare fino a bruciarsi

dimenticavo di scrivere che è in serie al led per ottenere una caduta di tensione fittizia tramite condensatore occorre in serie anche una resistenza. Siccome scrivevo tramite dettatura non mi sono accorto di avere omesso questo particolare importante. La presenza della resistenza e resistore permette il caricamento del condensatore in una certa durata di tempo per quanto breve istantaneo ci sembri. Infatti in mancanza del resistore il condensatore che è praticamente scarico ha una reattanza minima per cui la corrente fluisce attraverso esso con una tale intensità da poterlo far esplodere. L’utilizzo del resistore carica più lentamente e limita la corrente assorbita chi è definito

dimenticavo di scrivere che è in serie al led per ottenere una caduta di tensione fittizia tramite condensatore occorre in serie anche una resistenza. Siccome scrivevo tramite dettatura non mi sono accorto di avere omesso questo particolare importante. La presenza della resistenza e resistore permette il caricamento del condensatore in una certa durata di tempo per quanto breve istantaneo ci sembri. Infatti in mancanza del resistore il condensatore che è praticamente scarico ha una reattanza minima per cui la corrente fluisce attraverso esso con una tale intensità da poterlo far esplodere. L’utilizzo del resistore carica più lentamente e limita la corrente assorbita chi è stabilità dal rapporto tensione / resistenza. Mi scuso per l’omissione

Ciao Mauro Francesco, Mi permetto di intervenire sul discorso dimmer:

Vi sono 2 tipologie di dimmer: 1) dimmer AC triac con taglio di fase collegato a monte. 2) dimmer DC PWM collegato a valle.

Per il primo (il più comune e vecchia tecnologia) esso deve essere specifico per i LED (curva di regolazione logaritmica) e la lampada LED deve aver un driver dimmerabile di alta qualità (come del resto dovrebbe essere per tutte i LED); non si hanno sfarlallii e la lampada dimmerabile dura decisamente di più di una lampada LED tradizionale per il semplice fatto che facendolo lavorare al 50% scalda di meno e si ha una efficienza decisamente superiore.

Per il secondo caso (il mio favorito) si ha una dimmerazione anche fino a 532livelli, ossia si arriva sino allo 0,1% di luminosità e con una fluidità della dimmerazione assoluta. Qui la lampada a LED può durare anche molte ore in più di ciò che viene dichiarato dal costruttore.

Ottimo articolo molto conciso ed educativo

Si, ma… la durata di cinque anni probabilmente si riferisce ad un’accensione ininterrotta se invece si usano solo per brevi periodi come sulle scale, disimpegni e bagni, mi risulta per esperienza diretta che la durata è molto limitata e molto inferiore alle vetuste lampade a incandescenza. Quanto sopra per esperienza personale sulle prime lampade a led con i bottoncini gialli e sul tipo successivo con inserto centrale. Nulla posso dire su quelle recenti a filamento giallo.

Ho sostituito tutte le lampade scala del mio condominio, prima se ne bruciavano circa 20 anno, quelle a led funzionano da due anni senza guasti. Sono di marca molto diffusa ma comunque affidabili.

Le lampadine LED non sono adatte per trasformatori né tantomeno per il dimmer ossia i regolatori di luminosità il sintomo di quando vengono impiegate in modo scorretto è lo sfarfallamento, perché la risposta del LED rispetto al filamento e anche rispetto alle scarica a gas è praticamente istantanea e “sente” all’istante se la tensione in corrente alternata per cui sono state progettate è alla frequenza giusta.

Vorrei dire un’altra cosa è possibile accendere un led in corrente alternata ad esempio per una lampadina spia facendo una caduta di tensione capacitiva a reattanza.

Mettendo in serie ossia uno dopo l’altro un condensatore ad alto isolamento della capacità almeno di 44000 picofarad e tensione da 400 a 600 volt è possibile collegare direttamente alla 230 perché il led essendo polarizzato conduce in solo senso, quindi adatto per correnti continue e correnti unidirezionali pulsanti. Ma dato che la corrente e alternata per evitare la prematura bruciatura dei led per tensione inversa si applica in antiparallelo ai terminali del LED un diodo al silicio per alta tensione 400 volt più o meno In tal modo nel senso corretto il led conduce e si accende, nel senso inverso resta spento e la conduzione vieni tramite il il diodo, in sostanza by passa il led. Con questo artificio il led viene protetto dalle tensioni inverse e anziché accendersi a 50 Hertz si accende A25 ma dato che c’è il condensatore che non si scarica all’istante viene compensata questa mancanza di corrente per cui lei si accende e non si nota lo sfarfallio. Vá da sé, che il diodo è indispensabile per alimentare in alternata altrimenti se avrebbe una durata una fine prematura del LED, che dovrebbe sopportare la tensione anche a polarita invertita, di non conduzione.

In teoria ogni led di una lampadina LED dovrebbe avere il suo il suo diodo di protezione e come noto tutte le la tutti i led sono collegati in parallelo fra di loro in modo che se ne brucia uno non si spenga tutta la lampada. Quello che non si sa se viene montato a ogni LED il suo diodo, o se per risparmiare ne viene montato uno unico magari potenziato ai poli della lampadina dove confluiscono i terminali dei led. Resta abbastanza intuitivo che se hanno risparmiato sui componenti appena uno dei soli componenti diodo resistenza condensatore disperde la lampada LED dopo un poco comincia a sfarfallare fino a bruciarsi

Infatti quando hanno messo le lampade a risparmio energetico nel vano scale ho litigato con persone del condominio dedita al risparmio a tal punto da riciclarsi le unghie dei piedi se avessero potuto farlo, perché volevano togliere la classica plafoniera a circolina pensando di risparmiare Dato che la lampada luce scale era solo quella per illuminare gli ultimi due piani con comando a timer che durava neanche 2 minuti quando la lampada a gas ce ne metteva 5 per andare a piena luminosità mi opposi a questa sciocchezza che però fu fatta lo stesso. Ditemi voi cosa serve una lampada che va piena luce in 5 minuti quando il temporizzatore dura meno di due? C’era un temporizzatore regolabile fino a 7 minuti lo hanno fatto rimuovere mettendone uno che arriva a 2 minuti soltanto. Comodissimo scendere le scale a lume di candela.

Finalmente i più ottusi dediti al risparmio si sono convinti che la lampadina LED dava più luce con meno potenza ma soprattutto non produceva ombre nelle scale! Perché è assurdo che uno che scende le scale si faccia ombra davanti, avendo la luce dietro, con il suo stesso corpo, con rischio di caduta per le persone anziane.

tutto quello che ho sostituito con neon prima e led dopo è durato la quinta parte rispetto alla vecchia lampada a filamento, che in particolare sopporta meglio gli sbalzi della rete, sborsando una cifra che mediamente e di 7 volte il costo di una a filamento. Mi chiedo dove sia il risparmio , mi sembra solo una presa in giro per farci pagare meno la bolletta ma molto di più la lampada.

Il risparmio è quello di colui che ti fornisce la corrente, perché se con gli anni verranno adottate sempre lampada LED perché elimineranno le altre l’ente erogatore potrà diminuire la corrente fornita che si limiterà agli elettrodomestici a risparmio energetico e alle luci a led. Dato che la corrente alternata a differenza della corrente continua non può essere immagazzinata ma come si produce così viene assorbita la corrente alternata e costosa perché richiede trasformatori sigillati raffreddati a olio in circuito chiuso oli spesso pericolosi tipo il PCB a base di piombo e metalli velenosi di complesso e costoso smaltimento alla fine della loro vita. Diminuendo gli assorbimenti dei singoli utenti si possono avere notevoli risparmi sulle manutenzioni e sui materiali, impiegando apparecchiature di minore dimensione meno costose che utilizzano meno liquidi raffreddamento pericolosi.

Salve, bisognerebbe iniziare a parlare di efficienza tra le varie generazioni dei led (rapporto lumen/watt), dimmerazione (controllo intensità luminosa e dei consumi), di CRI (indice di resa cromatica), di full Spectrum (ampiezza della banda luminosa emessa ed illuminazione simile a quella solare), elevata frequenza PWM al driver (essa evita l’effetto flickering, cioè lo sfarfallio).. successivamente di RGBW (bianco dinamico e full spectrum + color RGB nel medesimo chip led) e di RGBWA (l’evoluzione dell’RGBW ma con il vantaggio del bianco dinamico da 2500K a 6000K + RGB, lampadine con CRI adj superiore a qualsiasi lampada led monocromatica, che si adattano a noi e non noi a loro)… ma ancora qualcuno é dubbioso sul risparmio a lungo termine dei LED ed indeciso se fare il grande passo.

Due anni fa’ ho sostituito tutte le lampadine di casa con quelle a led di una marca famosa ed affidabile. Durata nominale della lampada 25000 h Numero cicli accensione /spegnimento 100000 L’eccesso di calore è uno dei motivi principali del guasto dei LED. Una signora con una plafoniera in cucina ha bruciato una lampada uguale alle mie per le alte temperature del soffitto per colpa della stufa a legna. La confezione scrive sul retro temperatura massima 40 gradi

Provate a sostituirle ai proiettori anteriori sulle autovetture e confrontatele con quel che c’era prima…….. Danno solo fastidio agli altri e la strada si illumina di meno,anche utilizzando quelle con gli stessi lumen Gia’ provato non servono a niente percio’ alogene per sempre

Ciao a tutti al primo corso su i led mi hanno detto e’ garantito 90 anni ,stupore collettivo!!!cosa è cambiato da allora?Tanti anni fa.

Prima cosa che è cambiata la grandissima luminosità di certi LED che viene ottenuta “Spremendo di più” il componente. Inoltre noi parliamo quando c’erano i led rossi i led verdi al massimo quelli gialli che funzionavano in corrente continua, come quella della pila o correttamente raddrizzate filtrata e con la polarità corretta. Come spiegato adesso ci sono i led ad alta luminosità ottenuti con drogaggi particolari e che a differenza dei led vecchi che abbiamo conosciuto per le spie da pannello emettono una luce potentissima che anziché illuminare la sola superficie del LED, creano un cono di luce davvero intenso che arrivo oltre al metro. È chiaro che sono LED tirati per il collo soggetti a riscaldamento, attraversati da correnti che sono ben coltri 10 classici mA di una volta. In più adesso li fanno come ho detto per la corrente alternata adattando a destra il funzionamento del LED tramite all’artificio del diodo in antiparallelo che però dovrebbe essere presente per ogni led mentre invece sospetto che venga usato un unico grosso diodo in antiparallelo a tutti i LED in modo usarne uno solo dato che quasi nessun LED a parte quelli temporizzati che arrivano a 5 volt può superare i 3 volt senza essere survoltato dato che la caduta di tensione necessaria da 230 a Tre soli V viene ottenuta tramite caduta di tensione fittizia a reattanza capacitiva, basta che si deteriori o che cambia il suo valore la resistenza inserita in serie al condensatore per proteggerlo dal corto circuito iniziale a condensatore scarico che lo potrebbe far esplodere abbastanza noto che se il calore generato dal resistore ne altera il valore sommato all’invecchiamento del condensatore è evidente che questo genererà il deterioramento del dielettrico del condensatore che prima o poi si perforerà, perdendo l’isolamento facendo passare una maggiore corrente attraverso i led il risultato sarà la bruciatura simultanea o progressiva a causa dello sfarfallamento o in gergo tecnico flickering

Ho sostituito con i led le lampadine ed i faretti che uso di piu’. Quelli che uso poco verranno sostituiti a fine vita. Vedo gia’ una piccola differenza in bolletta e se lo facessimo tutti, ci sarebbe un impatto positivo sul consumo elettrico nazionale e sull ambiente.

dimenticavo di scrivere che è in serie al led per ottenere una caduta di tensione fittizia tramite condensatore occorre in serie anche una resistenza. Siccome scrivevo tramite dettatura non mi sono accorto di avere omesso questo particolare importante. La presenza della resistenza e resistore permette il caricamento del condensatore in una certa durata di tempo per quanto breve istantaneo ci sembri. Infatti in mancanza del resistore il condensatore che è praticamente scarico ha una reattanza minima per cui la corrente fluisce attraverso esso con una tale intensità da poterlo far esplodere. L’utilizzo del resistore carica più lentamente e limita la corrente assorbita chi è stabilità dal rapporto tensione / resistenza. Mi scuso per l’omissione

Peccato che per compensare minor introito aumenteranno i costi energia. Avete notato mai quelle due quelle due voci, che fanno partire la bolletta da un minimo importo anche senza consumare un watt? Sono spese per servizi di rete spese di dispacciamento energia

Ora è noto che un utente dovrebbe pagare dal contatore in poi infatti la linea prima del contatore non è sua allora perché ce la fanno pagare?

I servizi di rete altro non sono che l’autolettura del contatore da parte dell’ente erogante, ma che spesso non funziona, per cui vengono fatti i consumi presunti salvo conguaglio che non sarà mai a nostro favore. Segnalando all’Enel tale disservizio, a loro ben noto perché c’è anche nelle istruzioni di uso il contatore elettronico e la comparsa del simbolo del triangolo capovolto col punto esclamativo, che denota la mancata letture in remoto del contatore. Ma dicono che non è vero che la lettura viene ugualmente e che posso controllarla. Ovviamente non potendo fare loro le lettura in remoto metano consumi consumi presunti. Io ho 4,5 kilowatt di potenza impegnata ea partenza 0 consumi ci sono già due voci spese di trasporto energia elettrica o spesa di dispacciamento, E spesa per servizi di rete in poche parole lettura contatore e noleggio dallo stesso.

Queste due voci sommate mi aumenta di €90 la bolletta dell’energia come minimo senza che abbia consumato un kilowatt. Con tale sistema si paga la gestione del contatore e noleggio in pratica io noleggio una apparecchiatura che serve per tassarmi i consumi. Non dovrebbero pagarla loro quali proprietari.? Altro che proporci di risparmiare con le lampadine a led e gli elettrodomestici a risparmio energetico classe A Il Risparmio è solo il loro, non mi il nostro

Cosa ne dite dell’obsolescenza Programmata?

Esiste in tutto purtroppo se una cosa non si guasta non se ne vende altre e anche articoli più evoluti non sono di interesse al cliente

È un anno che vado avanti coi LED e sono felice di aver sostituito tutto. Vanno benissimo. Preciso che non le ho acquistate dai cinesi

C’è una questione che di solito non viene affrontata: la durata della lampadina non è tanto influenzata dal LED ( o dai LED), ma dal proprio circuito elettronico presente in ogni lampadina e necessario per il funzionamento dei LED. Ogni lampadina è un mini apparecchio e spesso, nei modelli economici, la loro qualità è scadente e suscettibile a condizione esterne ( temperatura, umidità ecc.) con conseguente abbattimento dei tempi di vita.

Il led va al massimo 40 gradi ma noi il circuito interno che li alimenta altrimenti perché farebbero le lampadine con attacco Edison da 60 watt in su corrispondenti con la base di alluminio alettato? Eh però pur vero ti puoi rimuovere una lampadina a led toccandola con le dita cosa che non puoi fare con un altro tipo o ti resta la pelle attaccata. Il led non scalda se non è survoltato ma in tal caso si cambia colori si brucia. Comunque il riscaldamento della virola di una lampada LED se venga ben avvitata in modo che che non produca scintillio, è irrisorio rispetto a qualunque altra illuminazione.

Esatto caro Giuliano proprio quello che dicevo io è l’alimentatore che si guasta non i LED. Se bene ricordiamo un tempo un alimentatore era un trasformatore con l’avvolgimento primario è secondario un raddrizzamento a ponte di diodi, ad onda intera, oppure con una sola semionda un condensatore di livellamento e nei casi migliori un diodo zener stabilizzatore. Prendiamo in mano un alimentatore adesso non c’è trasformatore d’alimentazione od è microscopico, c’è un circuito di raddrizzamento e livellamento con integrati a 3 piedini, un paio di condensatori finali. Addirittura quelli a commutazione o switching non hanno neanche trasformatore fanno cadute di tensione a reattanza capacitiva, e non ci sono di sotto neanche raddrizzamento a onda intera perché normalmente il circuito di carica e di regolazione come nel caso dei telefonini è contenuto nel telefono stesso o nella apparecchiature da alimentare. Avete mai sentito come sono leggeri gli alimentatori per cellulare? Sono fatti al risparmio perché costa meno una manciata di componenti anche sofisticati rispetto al filo di rame smaltato che serve per avvolgere un trasformatore.

Così sicuramente sono fatti gli alimentatori contenuti nello zoccolino delle lampade LED. Per quello che la durata è cosiddetta obsolescenza programmata. Ho dovuto gettare un televisore Sony Trinitron da 29 pollici stereo ancora a tubo catodico perché si era guastato un integrato che lavora sul gioco di deflessione per cui all’improvviso lo schermo era diventato rosa Bene cercando il sintomo su internet sul sito per riparatori della Sony spiegava chiaramente qual era tale componente ma ovviamente non era in vendita e nemmeno si poteva cambiare la scheda perché non più prodotta. Classico esempio di obsolescenza programmata

Infatti molto spesso la scarsa durata della lampada a meno che non sia scadentissima, è causata dalla insufficiente avvitatura della medesima al portalampade. Questo può generare scintillio anche occasionale che peró produce molto calore, ossidando il contatto che diventa meno conduttore produce ulteriore resistenza che crea un ulteriore riscaldamento, successiva ossidazione maggiore fino alla bruciatura per calore perché nella lampadina tradizionale si può scaldare a tal punto il filo passante nel bulbo che alimenta il filamento permettendo l’ingresso di aria

E noto inoltre che le lampade a filamento hanno il calcolo dei watt assorbiti alla temperatura di esercizio non a freddo. Una lampadina fredda a filamento all’accensione assorbe una corrente elevatissima che dura una frazione di secondo perché poi il filamento si scalda e conduce meno la limitando la corrente assorbita. Provato a misurare la resistenza a freddo di una lampadina e fate il calcolo con la tensione di alimentazione e vedrete che passano alcuni A mentre la temperatura di esercizio dichiarata la lampadina può servire anche pochi watt. E appunto per questo con la lampadina di solito non si brucia durante l’esercizio ma all’accensione. Tornando al discorso LED d’accordo con il commento che ho già letto se i componenti sono scadenti o sottodimensionati, o al limite del corretto di dimensionamento, scaldano molto di più dissipano molto di meno ed è un ciclo che porta alla distruzione prematura normalmente non si non si bruciano i led se polarizzati correttamente e protetti contro l’inversione di polarità ma sono i componenti al risparmio infatti consideratelo attentamente, difficile che si bruci un led o due led o progressivamente tutti, si spengono assieme perché non vengono più alimentati dall’alimentatore che si brucia. E infatti è l’alimentatore che scalda, non I LED.

… ho smontata una lampadina E27 a LED da 18W (corrisponde ad un 100W a filamento) perché non funzionava più. Contiene un ponte di diodi, un condensatore al poliestere, uno elettrolitico (da 400V) un paio di resistori da 1/4W, 60 LED numerosi ponticelli che collegano i vari settori, non ci sono protezioni da sovratensioni. Ho trovato un led bruciato dopo 20 ore … le 5000 ore teoriche che dicono?

Per avere un buon prodotto bisogna spendere. Comprare prodotti di marche note. Inoltre come qualunque prodotto elettronico ha una garanzia di 2 anni! Tenete lo scontrino! Fondamentali sono le condizioni di installazione. Inserire una lampadina led in una plafoniera tutta chiusa potrebbe farla funzionare male, che è quello che succede nelle scale dei condomini. Ma anche qui, fatevi fare il lavoro da un elettricista che vi deve dare una garanzia minima di un anno!

Qualcuno sa le lampadine LED a basso costo che si trovano in commercio 4w da €4,00 fanno risparmiare ugualmente. La durata è PWR ora buona un anno e nessuna si è fulminata

E la durata? la lampadine a LED durano poco rispetto a quanto pubblicizzato. Una lampadina Philips da 4W da me installata in una lampada da scrivania dal costo di euro 5,90 si e’ guastata dopo 2,5 anni in base a quanto scritto slulla confezione avrebbe dovuto resistere per 10.000h quindi almeno 3333 giorni considerato un utilizzo giornaliero di almeno 3h e quindi almeno 9 anni. Sicuramente per almeno 5 -6 anni avrebbe dovuto funzionare. E la stessa cosa si verifica anche per altre lampadine della Osram, Leuci ed altri marchi noti. C’e’ qualcosa che non ci vogliono dire. Penso che la verita’ e’ che le industrie non vogliono investire per produrre prodotti migliori e ci stanno rifilando prodotti vecchi inaffidabili e ci stanno fregando perche’ costano molto. La commissione europea dovrebbe intervenire. A questo punto per una lampadina a led meglio spendere poco, Ho comprato una lampadina da 1 euro da 5W che dopo 2,5 anni funziona ancora.

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